Le macchine agricole tornano a crescere
L’industria delle macchine agricole archivia dieci anni di contrazione e ricomincia a crescere. Dopo l’impennata delle immatricolazioni di trattrici nel 2017 – un balzo del 23,8% per un totale di 22.700 unità – il 2018 dovrebbe confermare la ripresa: secondo Cema, l’associazione europea dei costruttori di macchine agricole, la fase espansiva sembra destinata proseguire in tutti i principali Paesi europei, Italia compresa. Il recupero nel nostro Paese si deve a più fattori. Da un lato sul mercato interno stanno assumendo un ruolo di traino i Piani di sviluppo rurali, entrati a regime con i nuovi bandi all’inizio del 2017, mentre un altro scossone al mercato lo ha dato il decreto Inail, con il quale sono stati stanziati 45 milioni di euro per l’acquisto di macchine con elevati standard di sicurezza.
All’estero l’industria del settore ha cavalcato anche l’onda dello smaltimento degli stock in giacenza prima dell’entrata in vigore della nuova normativa comunitaria sulle omologazioni, a regime dall’inizio del 2018, e ha raccolto i frutti dell’ottima reputazione che si è guadagnata oltreconfine. Tanto da raggiungere nei primi dieci mesi dello scorso anno quasi 4 miliardi di euro di esportazioni, con un incremento a valore del 7,5%, grazie alla domanda proveniente principalmente dall’Europa, seguita dall’area asiatica e dall’Africa.
«La sensazione ora è che ci possa essere un’onda lunga della ricrescita» spiegano da Federunacoma, federazione nazionale dei costruttori di macchine agricole. A ridosso di MoMevi, fiera dedicata alla meccanizzazione nella vitivinicoltura, e della Mostra Agricoltura (entrambe alla Fiera di Faenza dal 23 al 25 marzo, dove sono attesi 100 espositori da ogni parte d’Italia), il settore sembra essersi messo dietro alle spalle annate difficili dovute in parte alla costante diminuzione del numero delle aziende agricole e in una certa misura anche a un florido mercato dell’usato, con compravendite di macchine che possono avere anche 20-25 anni di vita e offrono minori garanzie sul piano della sicurezza. Un trend che dura da alcuni anni e che solo una nuova politica agricola potrebbe arrestare. Ma che nell’ultimo periodo è stato controbilanciato da incentivi come quelli previsti dall’Inail e da un migliore funzionamento dei Piani di sviluppo rurale. Positivo anche l’andamento della domanda di componentistica, che dovrebbe continuare a sostenere il settore anche nel 2018 grazie a una nuova vivacità del mercato dei pezzi di ricambio.
Fonte Il Sole 24ore